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Ultimi incontri con la scrittrice Lucia Tancredi

Il 26 Settembre la scrittrice e professoressa Lucia Tancredi ha concluso il ciclo di incontri “Storytelling- Genius loci: i luoghi da raccontare”, una delle attività del Progetto Dada Internazionale.

 

Nei primi incontri noi partecipanti siamo stati ispirati dalle parole di Karen Blixen, Anna Maria Ortese e Giosué Calaciura, che ci hanno “raccontato” il realismo magico e le storie blu: blu come “il colore della malinconia, un blu alchemico con una goccia nera di putrefazione”.

 

Attraverso le sue parole e le letture, Lucia Trancredici ha invitato ad "ascoltare" e "raccontare" le voci di ogni luogo e il genius loci.

In seguito la professoressa ci ha parlato delle opere del poeta Guido Gozzano e della scrittrice Rosa Matteucci citando il testo“India per Signorine”. Questi due scrittori parlano dell’esotico come mezzo di ispirazione, come strumento per ritrovarsi tramite il confronto col diverso o il lontano, il genius loci straniero.

Durante questo incontro ci è stato anche proposto un esercizio di scrittura, che consisteva nell’usare l’effetto di saturazione, o meglio, descrivere un luogo in maniera quasi maniacale, kitsch o demenziale!

Nell’incontro di chiusura, ci sono stati presentati Pasolini e Moravia, anche loro colpiti dalle sensazioni dell’Oriente. Questi due scrittori negli anni 60 hanno portato con sè opinioni diverse rispetto all’India, paese che a lungo ha affascinato scrittori, pittori e artisti vari.

Il Genius Loci dell’India viene percepito dai due in maniera differente: Pasoliniè colpito dalle sensazioni, “colpito da una violenza inaudita”; Moravia invece osserva le differenze culturali e storiche rispetto all’Occidente.

Dopo Pasolini e Moravia, la Tancredi muove il Genius Loci in Italia, raccontando i primi viaggi delle aristocratiche inglesi. In particolare parla dell’opera “La nostra casa sull’Adriatico” di Margareth Collier, in cui l’autrice descrive i suoi modi e le proprie  abitudini, e come questi venivano percepiti: cioè come stravaganze ed eccentricità, in confronto alla mentalità marchigiana dell’epoca.

 

Non è stato un caso se l’ultimo incontro di questo “magico” corso si è svolto all’interno della“nostra”stanza blu, blu come le storie! Così ci salutiamo:con la promessa di tornare ad incontrarci per un “reading” dei racconti da noi realizzati.